Conversione fai da te: Sigma sd Quattro trasformata in baionetta Leica!
Ben ritrovati su nofocus.
Quest’oggi vorrei parlarvi del mio ultimo progetto di conversione.
Un aggiornamento, in realtà di una precedente prova: la conversione di una Sigma sd Quattro in baionetta Leica L.
Mettetevi comodi che l’articolo sarà un po’ prolisso.
Spinto dalla curiosità di sapere che tipo di resa potessero avere le ottiche Leica su un sensore Foveon, ho deciso di realizzare questa modifica. in realtà è un’evoluzione di un mio precedente tentativo.
La performance del sensore Foveon mi ha sempre affascinato.
Purtroppo non è possibile utilizzare ottiche Leica su una sd Quattro per via della maggiore distanza di flangia del sensore.
La soluzione?
Tagliare la baionetta originale.
Per rimuovere il lungo naso della sd Quattro ho prima smontato la macchina e rimosso la piastra frontale.
Dopo ho usato una sega per tagliarlo:
Dopo il taglio mi sono ritrovato con dei contorni affilati ed un po’ di sporgenza indesiderata.
Levigata la superficie del pannello, l’ho poi verniciato:
Ecco come appare il pannello dopo la verniciatura:
Ho eseguito lo stesso taglio alla base anche sui componenti interni della baionetta:
Successivamente, la parte più difficile: creare una baionetta in 3D.
Per farla, ho seguito un tutorial su YouTube che mostrava come realizzare, utilizzando Fusion 360, una filettatura per un bullone. Appresa la tecnica, l’ho applicata per realizzare una baionetta a vite che mi permettesse di mettere a fuoco le ottiche L, che altrimenti non potrei utilizzare.
Dopo che un amico mi ha realizzato una stampa di prova, ho fatto il disegno da zero, per poi mandarlo ad un servizio di stampa professionale.
Ho fatto realizzare la stampa finale in materiale nylon nero.
Con la prima parte completa, ho preso una baionetta che mi avanzava da una Leica T, l’ho smontata e poi incollata all’anello esterno della montatura.
La base della baionetta personale l’ho poi incollata alla sd Quattro:
Finita la colla di seccare, et voilà, ecco il risultato finale:
Bene, quindi com’è la qualità dell’immagine?
Prima vorrei parlarvi dei problemi principali che ho riscontrato:
Dalla parte destra dell’immagine, c’è un alone verde;
Le alte luci tendono a bruciarsi molto velocemente.
Dopo qualche prova ne sono venuto a capo.
L’alone verde compare soltanto se uso ottiche Leica. Provando ad usare un 60mm micro Nikon, l’alone verde non appare. Il motivo, ipotizzo, sia legato al design del sensore e alle sue microlenti. A differenza dei sensori presenti sulle Leica, quello della sigma non è pensato per ricevere luce troppo “inclinata”, ad un angolo acuto. In aggiunta, l’ottica ed il sensore non sono perfettamente allineati, dando anche origine ad un leggero effetto tilt shift. Usando un LCC su Capture One però, riesco a lenire l’alone.
Non sono riuscito a testare il secondo problema in modo esteso. Purtroppo, ahimè, mi si è rotto il filtro originale sigma.
Con il filtro per taglia infrarossi di Kolari Vision infatti, ho riscontrato colori parecchio diversi e alte bruciate in un modo che mi pareva innaturale. Reperte le alte luci in post, rimaneva una tonalità celeste o rossa.
Usando il filtro originale della camera, questo non accadeva.
Di seguito due foto fatte con i due filtri:
Cosa ne pensate?
Ho anche comprato un nuovo filtro Kolari, la versione Pro2, ma l’intensa bruciatura delle alte luci resta.
È meno accentuata, ma non bene come il filtro originale.
Si vede che taglia di più le onde rosse in poi.
Di seguito il riflesso dei due filtri, quello originale sigma e la prima versione Kolari:
Le foto successive sono un analisi dei colori.
Foto fatta con Leica CL e sd Quattro + filtro Kolari:
Prima di rompere il filtro sigma, ho fatto qualche scatto di confronto per vedere la resa cromatica dei due filtri a confronto:
Ecco qualche scatto con il 23mm f2 TL:
Anche senza filtri, foto con alberi rossi, o in infrarosso, foto in bianco e nero, la risposta del sensore mi sembra strana.
Qui sotto, un confronto tra la resa della Leica CL e Sigma sd Quattro.
Scattate usando la seconda versione del filtro Kolari.
Per finire, qualche scatto con altre ottiche:
I colori sotto la luce del sole non mi convincono, con o senza filtro.
Sotto luce LED la resa cromatica migliora. Forse a causa del minor spettro emesso da essi.
Spero che questo post vi sia piaciuto, alla prossima!
Tomas.